ARTIC TRILOGY EXPEDITION 2012

Spedizione nel cuore delle Watkins Mountains alle cime più elevate della Groenlandia

Expedition leader: Bruce Goodlad
Deputy leader guide: Kate Scott
Team: Mario Trimeri (Italy)
Kin Man Chung (China)
Graham Dudley (UK)
Ewan Clark (UK)
Ian Searle (UK)
Dave Coustick (UK)
Rafal Szczepanik (Poland)

Relazione sintetica spedizione

Domenica 13 maggio 2012 parto da Bologna (10,55) per Stoccolma (13,35) e proseguo per Reykjavik con arrivo alle 15,20. Alle 19,15 prendo l’aereo per Akureyri con il cinese di Hong Kong, Kin Man Chung, e alle 20, sotto una tormenta di neve atterriamo nel nord dell’Islanda per trascorrere la notte in una calda guest-house. Qui è ancora inverno pieno e mi sembra di essere ripiombato in uno di quei luoghi artici o antartici dove il sole e la temperatura gradevole sono solo un’ipotesi. Ma non sarà così come sempre è stato, anche perché in questi luoghi si va sempre nella stagione migliore ma forse l’Islanda mi ricorda tanto un viaggio precedente dove ho visto il sole soltanto in cima alla sua vetta più alta!!
Il giorno 14 maggio Kin Man ed io lasciamo Akureyri per Constable Point in Groenlandia (è un piccolo aeroporto che si trova sulla costa est e che fa da ponte sulle Watkins Mountains) con un Twin Otter che copre la distanza in 2 ore e 30 minuti di volo sopra un mare che man mano si copre di ghiaccio in lastre sempre più grandi e sempre più compatte tra loro. Atterriamo di primo pomeriggio a Constable Point con un sole accecante e su una striscia di terra, quella dell’aeroporto, unica, polverosa e marron-chiaro rispetto ad un mondo tutt’intorno totalmente bianco. Questa propaggine “umana” altro non era che un’ex approdo di una ditta petrolifera americana, la ARCO, che una trentina d’anni fa ha chiuso i battenti ed è poi stata ricuperata dal governo per servire le spedizioni nell’est Groenlandia ma in particolare la località di Ittoqqortoormiit che si trova a sud-est, a circa 40 chilometri da quì, nel fiordo Hurry nella penisola di Jameson Land, servita con l’elicottero. Con noi viaggia un giovane medico francese(?) donna che a Ittoqqortoormiit va a fare sei mesi di praticantato nel piccolo ospedale locale e non posso immaginare quanto sarà dura vivere in un luogo così isolato e distante dal nostro modo di vivere. La gente della Groenlandia è assai chiusa e scambiare qualche parola è quasi un’impresa.
A Constable Point incontro una parte dei miei compagni di spedizione e i rimanenti li conoscerò domani al Campo Base in Woolley Glacier nelle Watkins Mountains. L’aeroporto è composto da quattro capannoni e uno più piccolo che fa da deposito per le spedizioni di Tangent Expeditions e proprio lì dentro pernotteremo io e Kin Man Chung. Con l’alpinista cinese, che non riesce a pronunciare nemmeno una parola del mondo artico e nemmeno il mio nome (mi chiamerà sempre friend nonostante le mie lezioni in tenda per fargli pronunciare bene i nomi delle montagne e di Reykjavik e Akureyri, per lui impossibili!!) vado nel pomeriggio a fare un’escursione a piedi nei monti di fronte la pista di atterraggio e ci addentriamo tra i rilievi verso nord-est per osservare dall’alto i fiordi ancora coperti di ghiaccio. Non fa freddo ed infatti una spedizione di francesi, attrezzati di motoslitte e sci da sci-alpinismo, lamenta il fatto che la neve non tiene bene per l’alta temperatura, limitandone le loro escursioni e le loro salite previste.

Relazione WORKING IN PROGRESS

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Il Gunnbjornsfjeld è la cima più elevata della Groenlandia e dell’intero Circolo Polare Artico e spesso viene immaginata come l’ottava delle Seven Summits della Terra.

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Il Gunnbjornsfjeld è alto m.3.693 e con le vicine Dome (m.3.682) e Cone (m.3.669) sono rispettivamente le tre montagne più alte della grande isola e fanno parte delle Watkins Mountains, mentre la quarta, la PEV (Paul Emile Victor) di m.3.609, dista 24 km.a sud-est del Gunnbjornsfjeld.
La catena montuosa delle Watkins Mountains si trova all’interno della costa est della Groenlandia e si presenta come un immenso e fantastico scenario di grandi rilievi che terminano nella parte più alta con stratificazioni di rocce nere e ricoperte tutt’intorno e sulle vette da ghiaccio perenne. Vasti ghiacciai con le loro lingue bianche si protraggono verso il mare, contorniati da grandi vallate che solo qui e in Antartide si possono ammirare di queste proporzioni.
Solo lo spettacolo, durante il volo di arrivo verso il Campo Base, merita una spedizione in questa regione tanto isolata e che ha come base di partenza logistica Reykjavik e Akureyri in Islanda.

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Mario in vetta al Gunnbjornsfjeld

Mario Trimeri ha compiuto la terza salita italiana al Gunnbjornsfjeld nel 2012,

dopo la prima di Paolo Gardino e Luisa Sanna del 2007

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 Kate e Bruce felici in vetta al Gunnbjornsfjeld

Note storiche sul Gunnbjornsfjeld

La montagna è stata chiamata inizialmente Hvitserk, “camicia bianca” e nel 1930, dopo diverse ispezioni aeree è stata denominata Gunnbjorn con il nome di uno dei norvegesi che si inoltrò nell’area. Venne nel contempo assegnato il nome all’intera catena di montagne come Gino Watkins, che compì la prima spedizione aerea il 1 settembre del 1930.

Gunnbjornsfjeld

- Prima ascensione: 1935 da parte di Augustine Courtlauld, Laerence Wager, H.G. Wager, Jack Longland, Dr.Fountaine and Ebbe Munck.
-  Seconda ascensione: 1971 da parte di una spedizione anglo-danese con Alastair Allan e relativo team
- Terza ascensione: 1987 da parte di Stan Woolley e relativo team
- Da allora le spedizioni si sono succedute a cadenza annuale, con il supporto, negli ultimi vent’anni, dell’organizzazione dell’inglese Paul Walker di Tangent Expeditions, che ha creato in quell’area una rete di supporto affidabile e che opera con efficacia.

- Nel 2007 gli italiani Paolo Gardino e Luisa Sanna, nella spedizione di Tangent Expeditions con leader Mark Thomas, compiono la prima salita italiana al Gunnbjornsfjeld.

- Il 28 maggio 2012 Mario Trimeri, sempre con Tangent Expeditions, compie la terza salita italiana alla montagna

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Note (da completare)
Campo Base nel Wolley Glacier = quota 2.450 metri
Campo Base del Gunnbjornsfjeld nel ghiacciaio = 2.180 metri

Cime salite dalla spedizione:
Gunnbjornsfjeld m. 3.693
new summit to the east of Pt 3.250
Pt 3.250 (first ascent)
The Twin Qqastor m.2.988
Qqollox m.2.925
Pt 2.758 (second ascent?)

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 La straordinaria catena montuosa delle Watkins Mountains